In questa alternanza di serio e faceto ciò che oggi vi propongo di leggere, dopo il mio articolo sulle fedi nuziali, è questa breve presentazione di alcuni mie inusuali gioielli tutti metaforicamente 'giocati' nel sottile confine tra possibile e impossibile.
Nel corso del tempo, e in talune occasioni, mi sono divertito a creare queste giocose opere sotto mentite spoglie. Buona lettura e buona visione quindi e sempre benvenuti i vostri commenti o le vostre domande!
Come gioielli potranno piacere o meno, se ci si sofferma semplicemente al puro lato formale o estetico, spero però non restiate impassibili essendo nati proprio, e unicamente, per pro-evocare e comunicare altro.
Nella maggior parte dei casi li ho indossati, in più di una occasione, per interagire in forma performativa durante l’inaugurazione di qualche esposizione o di qualche evento artistico.
Li ho chiamati (Im) possibili non tanto quindi per la difficoltà, reale o presunta, ad essere indossati, quanto per sottolineare la difficoltà oggettiva di operare in una libertà creativa totale e senza vincoli. Una sorta di rivendicazione di libertà piena e incondizionata normalmente impossibile da raggiungere se non creando gioielli dedicati unicamente all'espressione e al rafforzamento di un pensiero.
Eccovi dunque un mio speciale e letterale bluetooth, per potersi permettere di dire: 'Scusa non ti ho capito, puoi ripetere?' (o anche più semplicemente per mettersi in connessione e in ascolto cercando di parlare la stessa lingua) oppure un solleticante e sollecitante penellino (…ironicamente riferito più alle pene che al pene) ma che giocosamente può raccontare molte altre cose.
Proseguo allora con questi anellini di mare a testimoniare che forse siamo solo al fritto e non ancora alla frutta, ma nel caso lo fossimo davvero c'è pur sempre un survival kit per resistere (con efficacia?) al logorio della vita moderna!
Facendo invece un passo indietro nel tempo non posso certo dimenticarmi di una mia cacatina, una copia dal vero (ma fatta a regola d'arte ad inizio carriera) che è stata un pò la prima pietra di questo mio provocatorio percorso. E' lei che mi permette di introdurre il mio ultimo 'omaggio' al grande Duchamp e al prematuramente scomparso Manzoni che restano dei grandi ma che alla luce degli esiti delle loro provocatorie operazioni non hanno forse molto di cui esser felici...
A conclusione di questo mio sintetico sproloquio vi lascio infine con questo mio happy ring (quarant'anni di lavoro non son pochi!) non posso nascondervi dunque che talvolta 'ormai i gioielli mi escono dalle orecchie!
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